Il piccolo suggestivo edificio a pianta quadrata con cupola a sesto rialzato, aperto da archi ogivali, è un originale esempio di architettura tipicamente trapanese di fine secolo XV-inizi XVI, con influenze arabe, normanne e gotiche. Particolare la soluzione dei sostegni angolari della cupola con trombe a ventaglio.
Un’antica credenza popolare vuole che Santa Crescenzia, nutrice di San Vito, avesse il potere di allontanare la paura “u scantu”, e che ciò avvenisse gettando un sasso all’interno della cappella.
Secondo la leggenda Dio punì gli abitanti pagani di Conturrana, per non avere ascoltato la predicazione di San Vito, con una valanga che seppellì il villaggio: Crescenzia che si trovava con Vito e con il precettore Modesto, trasgredendo l’ordine divino di non voltarsi, divenne di pietra, nel punto in cui si trova la cappella, per lo spavento nel vedere scomparire il villaggio sotto gli enormi massi; si ritiene che questo sia sepolto sotto l’enorme ammasso di pietre di contrada Valanga (di fronte).