Paceco
Paceco
Centro agricolo noto in passato per una varietà autoctona di meloni gialli, denominata “Cartucciaro”, offre ai visitatori una delle aree naturalistiche più attraenti d’Europa, tutelata dal WWF: la Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco, nel cui interno è ospitato il Museo del sale.
La limitrofa frazione di Nubia, sorta presso un’antica torre d’avvistamento, è rinomata per la produzione del sale, per il tipico aglio rosso e per il pomodoro pizzutello. Poco lontano, si trova la contrada di Dattilo, dov’è possibile degustare i tipici cannoli di ricotta e assistere al tradizionale Invito di San Giuseppe che si svolge il 19 marzo con l’offerta di un pranzo a tre persone che rappresentano la Sacra Famiglia, davanti ad un altare votivo addobbato con caratteristici pani. L’interessante biblioteca-museo ospita una rilevante selezione di reperti archeologici.
Il paesaggio delle saline di Paceco, collegate anche visivamente a quelle di Trapani, rappresenta un unicum di straordinario valore costruito nel tempo dalla operosità dei trapanesi che hanno saputo interpretare le risorse della natura, realizzando un perfetto equilibrio tra economia e ambiente.
Dalla piazza Vittorio Emanuele si apre un cono visivo che intercetta il Castello della Colombaia che chiude a sud il porto di Trapani. Descritta da Gustavo Chiesi ne La Sicilia illustrata del 1892, la piana e verde valle di Paceco, opima di messi e di vigneti, oggi si presenta uguale al visitatore con le sue coltivazioni a vigneto, uliveto, aglio, pomodoro e melone. La vera scoperta è Nubia, famosa per l’aglio rosso e per il pomodoro pizzutello, completamente circondata dalle saline fino al mare, con panorami punteggiati da mulini a vento, cumuli di sale e antichi bagli di salina.
Storia
Ispiratrice del nome è stata Maria Pacheco, nipote di un viceè spagnolo e moglie del marchese Placido Fardella il quale nel 1607 fondò la città per jus populandi concessogli da Filippo III, re di Spagna, ottenendo il titolo di principe. Vennero così ripopolati i feudi e le terre del vicino borgo di Xitta, ormai abbandonato.
Si suole credere che Paceco, dalla pianta urbanistica perfetta, fu squadrata dal monaco spagnolo Sabellos che aveva costruito i quartieri nuovi di Madrid. Il territorio era stato frequentato già in epoca preistorica come documentano i reperti negli antri rocciosi delle contrade Sciarrotta e Malummeri.
La presenza degli Arabi è poi attestata da toponimi come Misiligiafari, casale dell’emiro Giafar, e Nubia, da nwb, oro.
La città ha dato i natali a Mino Blunda (XX secolo), autore di radiodrammi e testi teatrali, profondo conoscitore dell’anima siciliana.
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Bike Tour delle Saline di Trapani
via Osorio, 10 - 91100 Trapani (TP)Tour in bici di circa 3 ore alla scoperta delle bellezze naturalistiche della Riserva naturale orientata delle Saline di Trapani e Paceco.
Bike tour nel Centro Trapani con Street Food
via Osorio, 10 - 91100 Trapani (TP)Tour guidato in bici nel centro di Trapani, alla scoperta dei suoi principali punti di interesse, con specialità street food incluse.
FLAMINGO WAY – ALLA SCOPERTA DELLE SALINE DI TRAPANI E PACECO
Via Vita, 8 - 91100 Trapani (TP)Tour alla Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco con 4 partenze giornaliere dalle prime ore del mattino, per godere di un’alba mozzafiato, fino al tramontare del sole.
Menu fisso di pesce da 3 portate alla Trattoria del Sale
via Chiusa - 91027 Paceco (TP)Menu fisso di pesce da 3 portate (antipasto, primo e dessert) immersi nella Riserva Naturale orientale delle Saline di Trapani e Paceco.
Visita guidata alle Saline Culcasi e al Museo
via Garibaldi, 46/A Nubia - 91027 Paceco (TP)Visita guidata al Museo e alle Saline Culcasi delle Riserva orientata delle saline di Trapani e Paceco.