A base di mandorle e zucchero, sono dolci noti in tutto il mondo perché riproducono fattezze e colori di frutta e verdura.
Il loro nome viene dall’omonimo monastero di Palermo. La leggenda narra che le suore li abbiano realizzati in occasione di una visita di un re per appenderli agli alberi del loro giardino (da cui il nome di pasta “reale”).
Oggi sono per lo più associati alla commemorazione dei defunti, come dono ai bambini per esorcizzare la morte.